
Si è conclusa con successo Volpe Bianca 2025, l’esercitazione internazionale delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, che ha visto coinvolti oltre 1300 militari in un’intensa settimana di addestramento tra le cime delle Dolomiti, tra Alto Adige e Veneto. In questo scenario operativo ad alta quota, il Q-UGV Cesare di Veco Robotics ha dimostrato ancora una volta le sue capacità in condizioni estreme.
Progettato per affrontare ambienti complessi e non strutturati, Cesare ha supportato le operazioni in quota fornendo mobilità autonoma, capacità di trasporto e ricognizione in ambienti innevati e accidentati, integrandosi con i reparti sul terreno. La sua presenza durante l’esercitazione “Arctic Shield”, parte di Volpe Bianca, ha rappresentato un esempio concreto di impiego operativo in ambiente artico, a fianco di assetti del 3°, 5° e 7° reggimento Alpini, insieme a droni, sistemi di guerra elettronica e altri mezzi tecnologici avanzati.
Dotato di intelligenza artificiale e sistema di bilanciamento intelligente, il Q-UGV ha operato a oltre 2000 metri di altitudine su neve e ghiaccio, confermando la propria affidabilità nel supporto alla manovra, anche in presenza di ostacoli naturali, carichi da trasportare o variazioni improvvise del terreno.
Il Q-UGV Cesare, nato dalla partnership esclusiva tra Veco Robotics e Ghost Robotics, si è distinto per l’elevata autonomia operativa e la capacità di adattarsi alle esigenze tattiche sul campo, confermandosi uno strumento d’avanguardia nell’evoluzione tecnologica delle forze terrestri.
Volpe Bianca 2025 ha rappresentato un banco di prova reale per tecnologie emergenti e cooperazione internazionale, e il contributo del Q-UGV Cesare evidenzia quanto la robotica terrestre stia diventando sempre più centrale nelle operazioni militari moderne, anche nei contesti più estremi.
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